La stagione estiva è iniziata e così, finalmente, le ferie si avvicinano. Ma chi si prenderà cura della nostra giungla creata negli ultimi mesi con tanta dedizione, come faremo a innaffiare le piante in vacanza? Abbiamo studiato per voi alcuni metodi.
I conetti

Da diverso tempo – e per alcune piante anche durante tutto l’anno – usiamo i famosi conetti di terracotta. Questi piccoli recipienti vengono riempiti di acqua e sono collegati da un filo a una bottiglia che garantisce al conetto di non rimanere mai vuoto. La terracotta, poi, traspirando, permette all’acqua contenuta al suo interno di uscire fuori. Un metodo che, attraverso anfore posizionate all’interno dei terreni, veniva utilizzato anche dagli antichi romani!
Noi abbiamo sperimentato i conetti della marca Blumat al costo di circa 3,50 € l’uno. In commercio ce ne sono diverse tipologie anche non brandizzati: se scegliete un modello più economico state solo attenti che il tubicino funzioni sempre correttamente e non sia troppo sottile da rischiare di otturarsi facilmente.
Una accortezza in più da avere con questo sistema è di testarlo qualche settimana prima della vostra partenza: solo così vi renderete conto di quanto grande debba essere il serbatoio dove inserite l’acqua (es. bottiglia o contenitori più grandi) in base a quanto bevono in estate le vostre piante!
Acqua in gel
Un’altra soluzione per innaffiare le piante in vacanza utile soprattutto per i vasetti più piccoli in cui i conetti sarebbero troppo invasivi, è l’acqua in gel. Questo sistema non lo abbiamo ancora sperimentato, ma sarà uno dei test che faremo quest’estate quando andremo in vacanza.
Si tratta di un prodotto che è composto quasi totalmente da acqua gelificata attraverso processi di miscelazione con derivati cellulosici (solitamente estratti di alga). Inserendo il gel nel vaso, i micro organismi del terriccio disgregano le molecole del gel e lo trasformano nuovamente in acqua, che viene assorbita dalle radici. Sembra magia, vero? Il prodotto può durare fino a 30 giorni, ottimo quindi anche per chi pensa di partire per lunghi periodi!
L’irrigatore automatico

Sicuramente lo avrete preso in considerazione per il vostro terrazzo o giardino se avete un attacco esterno per l’acqua. Ma avevate mai pensato di valutare un irrigatore automatico anche per l’interno? Esistono infatti dei modelli con serbatoio da programmare per innaffiare le piante in vacanza con la quantità d’acqua e i tempi che preferiamo e una batteria che dura per diverse settimane. Su internet abbiamo trovato questo che si chiama WaterDripper, ancora non sperimentato: sembra interessante, vero?!
I vasi con riserva d’acqua

Questi vasi sono utili per tutto l’anno perché, grazie a una riserva d’acqua, sono autoirriganti e garantiscono alla pianta di non rimanere mai senza acqua. I più famosi sono marchiati Lechuza, che offre diverse forme e dimensioni, o quelli di Elho. In questo caso, i vasi sono esteticamente gradevoli e il meccanismo è avanzato. Se preferite soluzioni economiche, però, potrete facilmente trovarli anche su Wish o AliExpress con modelli meno raffinati. Qualunque brand scegliate, sono sicuramente molto comodi. Unico svantaggio è quello che la pianta deve essere rinvasata: se pensate però di utilizzare questo sistema di annaffiatura anche per l’inverno, non dovrebbe essere un problema!
Il FAI-DA-TE
Se invece di comprare strumenti di irrigazione già pronti volete cimentare nel fai da te, quasi tutti i sistemi per innaffiare le piante in vacanza elencati qui sopra possono essere realizzati con oggetti di recupero e a costo vicino allo zero. Ecco i due metodi più famosi:
La bottiglia rovesciata

Prendete una bottiglia, meglio se di plastica ma resistente, riempitela d’acqua, chiudetela con il tappo e fate un foro sul tappo. A questo punto inseritela nel terreno a testa in giù: l’acqua inizierà a fuoriuscire goccia dopo goccia lasciando sopravvivere le vostre amiche verdi!
Le strisce di stoffa

Prendete un recipiente e riempitelo d’acqua. Sollevatelo rispetto al livello della vostra pianta di almeno 10 cm. A questo punto prendete una striscia di tessuto (cordini di cotone, trecce di lana intrecciata, stoppini, strisce di stoia filtrante, ecc), bagnatela, e inserite un capo dentro al recipiente e l’altro nella terra del vaso. Se il recipiente d’acqua è grande, potrete usarlo per più piante. Dall’altra parte, se il vaso è molto grande, sistemate più strisce per un unico vaso.
Plant Sitter
Esatto, proprio come per prendersi cura degli animali domestici, anche per risolvere il problema di come innaffiare le piante in vacanza potrete prendere un* plant-sitter.
Che sia un amico, un vicino o qualcuno che pagherete per farlo, ricordatevi sempre di lasciare istruzioni dettagliate su quanta acqua dare, quando e come: non tutti sono esperti di piante e siamo certe che non vorreste ritrovarvi il vostro cactus pieno di acqua e la vostra calathea senza!
Siamo giunti alla fine di questo articolo pieno di consigli su come innaffiare le piante in vacanza e trovarle sane al vostro rientro! Prima di salutarvi, una nota importante: qualunque metodo scegliate, cercate di lasciare le piante il più sane possibili alla vostra partenza. Innaffiatele abbondantemente, assicuratevi che non siano colpite da parassiti e che siano posizionate in un posto in cui continueranno a ricevere la luce necessaria.
Fateci sapere su Instagram come sceglierete di irrigare durante l’estate e… buone vacanze!
Sapete dirmi di quanti mm di diametro è il microtubo dei dripper del sistema di irrigazione automatica Watterdripper? Grazie