Oggi un articolo un po’ diverso dal solito: non parliamo di piante infatti, o almeno non direttamente. Grazie a Roma Tropicale, in questi mesi siamo venute a contatto con tantissimi progetti interessanti: creativi, divulgativi, formativi. Botanica, di cui vi stiamo per parlare, probabilmente raccoglie tutte e tre di queste caratteristiche.
Ma iniziamo dal principio, ovvero dai creatori.
I Deproducers sono un collettivo di produttori e musicisti con l’obiettivo di creare sinergie tra musica e scienza attraverso progetti musicali, esibizioni e conferenze scientifiche raccontate in modo innovativo e coinvolgente. Sono di fatto un gruppo musicale dove il frontman è, in ogni loro progetto, uno scienziato.
Negli anni hanno realizzato diversi capitoli di questa loro avventura, tutti ugualmente interessanti ed estremamente originali, ma quello che ci ha colpito più di tutti è Botanica, e dal nome potete già facilmente capire perché!
Botanica
“Immaginate delle macchine che purifichino l’aria, trasformando l’anidride carbonica in ossigeno e che siano in grado di regolare la temperatura del pianeta. Immaginate che queste macchine non abbiano bisogno di manutenzione e necessitino solo dell’energia della Terra e del Sole. Immaginate che siano capaci di replicarsi autonomamente e che i loro prodotti di scarto non inquinino, ma siano alla base della catena alimentare di tutti gli esseri viventi. Questi congegni così sofisticati esistono, si chiamano… alberi”.
Inizia così il primo brano di Botanica, un progetto nato nel 2016 che, attraverso una musica estremamente evocativa, fa da colonna sonora alle parole di Stefano Mancuso, uno dei più grandi ricercatori botanici e neurobiologi di fama internazionale esistenti al mondo, nonché autori di diversi libri che rivelano incredibili aspetti della vita delle piante e della loro comunicazione.
Le tracce che compongono l’album sono undici e molte hanno la caratteristica comune di essere accompagnate da una voce narrante che racconta il mondo vegetale. Le immagini richiamate alla mente sono incredibili e descrivono le piante come veri e propri esseri intelligenti dotati di sensi e in grado di respirare, crescere, prosperare e dialogare. Un esempio? Ecco cosa viene raccontato nella traccia “Società Vegetale”:
Le piante non hanno nessun organo insostituibile. La loro struttura modulare gli consente di perdere fino al 90% del corpo senza morire. Negli animali è il cervello ad impartire gli ordini, ma nelle piante gli organi sono diffusi e formano una rete policentrica. […] Si tratta di una intelligenza paragonabile a quella dell’economia di insetti, stormi di uccelli, il calcolo distribuito. La nuova scienza delle reti dimostra l’esistenza di comportamenti intelligenti anche in assenza di un cervello. Per una pianta, avere un cervello, non sarebbe un vantaggio.
La performance
Nelle occasioni in cui Botanica è diventata una performance dal vivo, la musica e le parole sono stata accompagnate da immagini astratte e video proiezioni per raccontare in modo sia emotivo che razionale il tema di cui si sta trattando.
Purtroppo ad oggi non sono previste ulteriori date di Botanica, tuttavia se vi abbiamo incuriosito potete ascoltare il disco su Spotify o acquistarlo su Amazon, potete guardare un video clip qui sotto oppure acquistare uno dei libri di Stefano Mancuso per lasciarvi affascinare dai suoi studi e imparare a guardare le piante con un altro sguardo, attraverso il racconto di aspetti profondi e sconosciuti della botanica.