LA PIANTA PIÚ TRENDY DEL 2021: STEPHANIA ERECTA!

Stephania Erecta è senza dubbio la pianta più trendy del 2021. Se il 2020 è stato l’anno delle bellissime variegate e dei Marimo, quest’anno gli occhi sono tutti puntati su di lei.

Sarà la sfida di trasformare, come per magia, una pallina rinsecchita in una bellissima pianta da esposizione, ma non riusciamo proprio a togliercela dalla testa!

stephania erecta cos'è

Stephania Erecta è una erbacea perenne proveniente dall’Asia orientale e dall’Australasia. In natura raggiunge fino a un metro di altezza e cresce nelle foreste.

È una pianta rara, o per lo meno, non è affatto facile procurarsela in Italia. Stephania Erecta infatti non viene venduta nei soliti vivai e si trovano pochissime informazioni online su come prendersene cura.

Ma come ormai saprete, adoriamo le challenge e non potevamo esimerci.

STEP 1: DOVE COMPRARE IL BULBO DI UNA STEPHANIA ERECTA

La scelta tiene conto in primis del vostro portafoglio e in secondo luogo, del tempo che siete disposti ad aspettare prima di ricevere la vostra Stephania!

dove comprare stephania erecta

Vi segnaliamo 3 alternative che reputiamo valide:

  1. Il Vivaio Le Georgiche uno degli shop più affidabili del web. Propone un bulbo da 4 cm di diametro a 52€.
  • Argonflor è uno store che non abbiamo testato, ma che ci sembra molto interessante per il fatto di vendere bulbi da 8 cm a soli 45€.
  • Etsy, in particolare il venditore Little Garden Studio Co che è la scelta per cui abbiamo optato noi. Jessie, il venditore, è molto disponibile, fornisce una guida – in inglese – davvero ben fatta e vi fa scegliere il bulbo tramite foto. È molto economico, abbiamo infatti speso 28€ incluse spedizioni, ma è mooooolto lento: arrivando dalla Thailandia, il bulbo impiega circa un mese di viaggio. Il packaging è tuttavia perfetto e il bulbo è arrivato in ottime condizioni.
stephania erecta scegliere il bulbo

PS: valutate bene le recensioni online prima dell’acquisto, soprattutto per essere sicuri di ricevere il bulbo della giusta pianta!

STEP 2: PREPARARE IL VASO ADATTO

Apriamo un “paragrafetto” destinato alla scelta del vaso – AKA “momento nerdy” – che in questo caso ci sembra focale per la riuscita di tutto il processo.

vaso stephania erecta

In commercio troviamo principalmente 3 tipologie di vaso: in terracotta, in ceramica o in plastica.

Per l’aerazione, di solito sono consigliati vasi in terracotta non smaltati – perché sono porosi – il che significa che aria e umidità possono circolare con facilità.

Qualora aveste optato per un nuovo vaso di terracotta, inutilizzato in precedenza, vi consigliamo di immergerlo in acqua per 24 ore, altrimenti si rischia che assorbirà tutta l’acqua delle prime annaffiature.

I vasetti in ceramica sono i più comuni e graziosi solitamente. Controindicazione: non sono porosi e si riscaldano alla luce del sole. Senza aerazione, è più facile rischiare il marciume radicale.

Infine, rimangono i vasi in plastica: anch’essi non sono porosi.

Qualora optaste per una delle due ultime soluzioni, tenete a mente che all’interno di ceramica e plastica, l’acqua ci metterà più tempo ad evaporare, seguiranno quindi annaffiature più rade.

In inverno, quando il clima è molto secco – a causa dei caloriferi – la ceramica e la plastica favoriscono il mantenimento dell’umidità nel terreno. Non ci crederete ma, molti plant lovers, cambiano i vasi alle loro piante con l’alternarsi delle stagioni!

Da non sottovalutare è la giusta dimensione del vaso. Se il vaso è molto più grande del bulbo – il che significa una maggiore quantità di terreno – l’acqua evaporerà più lentamente e questo può potenzialmente causare marciume radicale. La giusta proporzione, è quella che prevede circa 1 cm di spazio, tra il bordo del vasetto e il bulbo.

STEP 3: POSIZIONARE IL BULBO

Una volta ricevuto il bulbo, procediamo al suo posizionamento in vaso.

stephania erecta

Materiale necessario:

  • Argilla
  • Akadama q.b.
  • Terriccio per cactacee
  • Perlite q.b.
  • Un vaso in ceramica (in estate è consigliato in terracotta)
  • Uno spruzzino

Iniziate posizionando l’argilla sul fondo del vaso, tanto da coprire la superficie per circa 1,5 cm. A seguire, aggiungete un composto da voi preparato, che prevede: qualche ciottolo di Akadama, un buon terriccio per cactacee e qualche grammo di perlite, al fine di favorire al massimo il drenaggio ed assicurare un terriccio leggero e morbido. Inumidite il terriccio con uno spruzzino prima di riporlo nel vaso.

Inserire il bulbo per circa 1/3 della sua superficie. Annaffiare abbondantemente con una boccetta dotata di beccuccio, stando attenti a non bagnare il bulbo, ma solo il terreno attorno ad esso.

Ricoprire il tutto con una busta di plastica trasparente capovolta, al fine di creare una mini serra, che conservi la giusta umidità al suo interno.

STEP 4: LA NURSERY

Posizionare il vasetto alla luce, in una stanza con temperatura compresa tra i 25 e i 30 gradi. Questa è la condizione ottimale per risvegliare il bulbo dormiente!

stephania erecta cura

Se in inverno pensate di non poter garantire questo microclima, vi consigliamo di dotarvi di un materassino elettrico riscaldato e di una growing lamp!

La luce è fondamentale per lo sviluppo delle foglie e conferisce il giusto tepore alla vostra piantina.

Annaffiate il vasetto ogni settimana e assicuratevi che l’umidità sia costante. Munitevi di un umidificatore se necessario.

stephania erecta

Una volta spuntato lo stelo, vi suggeriamo di eliminare la copertura in plastica, così da far arieggiare la pianta!

EXTRA: TUTORIAL ONLINE

Se avete necessità di un video che vi mostri come mettere a dimora il bulbo, con diverse opzioni, vi suggeriamo quello di Seba delle Georgiche! È stato avvincente seguirlo in tutti i suoi esperimenti.

Qui trovate anche l’update con esperimenti!

pianta decorativa

Buona CHALLENGE a tutti!

Ci vediamo su Instagram per seguire insieme gli sviluppi.

09 comments on “LA PIANTA PIÚ TRENDY DEL 2021: STEPHANIA ERECTA!

  • nicole alagna , Direct link to comment

    Ciao,
    Ma la vita del bulbo quanto dura? Una stagione o per anni?!?
    Grazie

    • RomaTropicale , Direct link to comment

      Ciao Nicole, Stephania Erecta è una pianta erbacea perenne. Tra Gennaio ed Aprile va in riposo vegetativo. Inizierà a produrre nuove foglie verso maggio! Queste ingialliranno più o meno a Dicembre fino ad essere completamente secche a marzo-aprile, per poi ricominciare il ciclo!

  • Katiuscia , Direct link to comment

    Buongiorno ho acquistato a gennaio la mia Stephania erecta messo a dimora verso fino febbraio ha fatto lo stelo ma ancora nessuna foglia e’ normale ? Inoltre la tolgo dal tappetino e da sotto la lampada?

    • RomaTropicale , Direct link to comment

      Ciao Katiuscia, i bubli di stephania erecta hanno tempistiche sempre diverse nel loro sviluppo. Una volta che lo stelo parte, puoi toglierla dal tappetino ma non dalla lampada: ha bisogno di tantissima luce! Vedrai che con la bella stagione esploderà! Se ti fa piacere, seguici anche su Instagram @roma_tropicale condividiamo avanzamenti del nostro bulbo e altre tips utili!

  • Andrea , Direct link to comment

    Buongiorno,
    quanto tempo trascorre dalla creazione della “serra” alla comparsa dello stelo? (Indicativamente)

    • RomaTropicale , Direct link to comment

      Ciao Andrea, ogni bulbo ha le sue tempistiche. Le condizioni adatte per far “partire” lo sviluppo di una pianta sono calore e luce: puoi accelerare il processo mettendo il vasetto su un tappetino riscaldato e sotto una growing lamp! Una volta comparso lo stelo, puoi eliminare la plastica-serra. Se ti fa piacere, seguici anche su Instagram @roma_tropicale condividiamo avanzamenti del nostro bulbo e altre tips utili!

  • Paola , Direct link to comment

    Buongiorno, la stephania erecta deve essere potata? Se sì quando e in che modo? Grazie per la risposta

  • Andrea , Direct link to comment

    Ciao! È appena comparso lo stelo con una mini mini (ma davvero ancora mini) fogliolina. Quanto tempo deve passare prima che la possa concimare??? Ah, tollera sole diretto? Grazie

  • Giorgio , Direct link to comment

    Ma perché dite “challenge “?
    Dire sfida sembra brutto?
    Troppo provinciale?
    Povera Italia!

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