Eccoci con un nuovo racconto di uno dei nostri viaggi: la Spice Farm a Zanzibar! Siamo state infatti in una delle tante presenti sull’isola, e ci siamo lasciate incantare dal profumo e dalle particolarità di questi luoghi! Curios* anche voi di saperne di più? Vi raccontiamo subito cosa abbiamo scoperto!
Se dovessimo elencare tutte le piante e spezie che abbiamo visto, sperando di non dimenticarne nessuna, sarebbero: il cardamomo, la curcuma, la noce moscata, il lemon grass, il cacao, il pepe, il curry, il caffè, la vaniglia, i chiodi di garofano, le palme con i loro cocchi, l’avocado, l’aloe, i banani di diverse specie, le mandorle, l’ananas… e molti altri alberi ricchi di fiori profumatissimi!
Oggi vogliamo presentarvi le piante che ci hanno più stupito per le loro particolarità e proprietà.
L’Annatto
Questa pianta è stata la prima che abbiamo visto e che ci ha lasciato subito senza parole. Il suo nome è Bixa orellana o Achiote, ma la nostra attenzione è stata catturata dall’annatto, i semi contenuti all’interno del suo frutto, che sono di un bellissimo colore rosso-aranciato usato come colorante alimentare… e non solo! Le popolazioni indigene la usano infatti anche come colorante per stoffe e per truccarsi, ad esempio come smalto o come rossetto, cosa che ho provato anche io!
La Vaniglia
Sapevate che la vaniglia è una pianta rampicante? Noi lo abbiamo scoperto durante questa nostra visita alla Spice Farm di Zanzibar! Dal fiore, in circa 6 mesi cresce il baccello di un bel colore verde. Successivamente, quando diventa giallo, si può cogliere, si fa bollire e poi si tiene all’asciutto per due settimane per farlo seccare e trasformarlo in quello che è il classico baccello nero che usiamo per dolci e creme. Perchè l’essiccazione all’asciutto e non al sole? Perché altrimenti i raggi solari creerebbero un effetto tale per cui si perderebbe tutto l’aroma della spezia!
La Noce Moscata
Avete mai visto una noce moscata dal vivo? Io la ricordavo solo nel cassetto degli aromi a casa dei miei nonni, e vederla appesa a un albero è stata una sorpresa piuttosto grande.
Quella che viene usata per cucinare è infatti il nocciolo di un frutto giallo, detto drupo. A proteggere il nocciolo dentro al frutto, però, è presente una sorta di retina morbida di colore rosso intenso chiamata Macis, che viene utilizzata per estrarre un famoso aroma perfetto per creare profumi! Non a caso questa pianta viene anche chiamata dai locali come “Chanel N. 0” 😀 Un’altra particolarità è che alcune popolazioni usano la noce moscata come allucinogeno, una pratica molto sconsigliata anche perché, qualora si esagerasse con le dosi, potrebbe facilmente trasformarsi in motivo di avvelenamento.
La Cannella
Chiamata anche la Regina delle Spezie, perché è una pianta da cui si possono estrarre veramente molteplici benefici! A partire dalla corteccia, che se staccata dai rami giovani e lasciata al sole tende ad arrotolarsi formando i “cinnamon sticks” che sono proprio la forma più comune che utilizziamo anche noi in cucina, quella di pergamena arrotolata. Il suo profumo è veramente intenso! Anche le foglie sono utilizzate per aromatizzare i piatti, come ad esempio riso e pesce. Ma la sorpresa più grande sono state le radici di questa pianta. Anche loro infatti hanno un odore molto particolare, che si avvicina però molto di più a quello dell’eucalipto! Infatti vengono molto utilizzate in medicina o anche lasciate bollire nell’acqua per creare dei fumenti che fanno bene in caso di mal di gola e raffreddore.
Il Pepe
La pianta di pepe è piuttosto suggestiva con questi grappoli di piccoli frutti verdi, e l’odore delle sue foglie è pungente e piacevole. La guida ci ha spiegato come il pepe che troviamo in commercio, di diverse colorazioni, dipende dal grado di maturazione del frutto. I piccoli frutti sono infatti verdi quando sono immaturi, e rossi quando sono maturi. A seconda della loro fase di maturazione, permettono a chi li coltiva di avere differenti tipi di pepe. Il pepe nero ad esempio viene dall’essiccazione al sole, quello bianco dalla bacca matura bollita e sbucciata. Lo sapevate?
Altre curiosità
Altre spezie che ci hanno particolarmente incuriosito? Sicuramente il cardamomo, lo zenzero e la curcuma che hanno in comune il fatto che tutte si estraggono dalle radici! Un aneddoto in più: la pianta di curcuma viene chiamata dai locali anche “pianta di Michael Jackson” perché se applicata sulla pelle scura degli zanzibarini, la rende più chiara proprio come le celebri operazioni che fece la pop star più famosa del mondo. Un joke locale, quindi, visto che molti la usano sulla pelle contro l’acne e altre infiammazioni!
Vi ha incuriosito questo viaggio nella Spice Farm di Zanzibar? Noi terminata la visita avremmo voluto saperne ancora e ancora, tanto da averci stuzzicato la curiosità di sapere di più sul mondo delle erbe e delle spezie!