Quando si parla di cura delle piante d’appartamento, l’acqua è uno di quegli elementi a cui spesso non diamo abbastanza attenzione. Eppure, non tutte le acque sono uguali: alcuni tipi di acqua possono fare miracoli per le vostre foglie verdi, mentre altri — se usati male — possono addirittura danneggiarle. Ma vediamo nel dettaglio di cosa parliamo!
Acqua del rubinetto
Pro: È comoda, economica e subito disponibile. Nella maggior parte dei casi va bene per molte piante comuni, come pothos, filodendri o sansevierie.
Contro: Se la vostra zona ha acqua molto calcarea o con cloro eccessivo, a lungo andare può lasciare depositi di calcare nel terriccio e sulle radici, o bruciare le foglie più delicate (come quelle di orchidee e felci). Un trucco: lasciatela riposare in un annaffiatoio per almeno 24 ore, così il cloro evapora e i sali si depositano un po’ sul fondo.
Acqua piovana
Pro: È l’acqua preferita dalle piante! Pura, leggera, povera di sali minerali, simile a quella che le piante riceverebbero in natura. Ottima per specie esigenti come le piante tropicali, acidofile o carnivore. Quando la usiamo, cerchiamo di arricchirla con del concime.
Contro: Non sempre è facile da raccogliere, soprattutto in città. Se la recuperate dai tetti, fate attenzione a eventuali inquinanti o sporco. Meglio usare contenitori puliti e coperti.
Acqua distillata o demineralizzata
Pro: Poverissima di sali, è l’alternativa all’acqua piovana quando non la si può raccogliere. Ideale per piante che soffrono i residui di calcare, come orchidee, felci delicate o piante carnivore.
Contro: Non contiene minerali, quindi non deve essere usata sempre da sola: rischia di impoverire il substrato. Meglio alternarla o aggiungere periodicamente fertilizzanti specifici.
Acqua di cottura delle verdure
Pro: Un ottimo esempio di riuso in chiave green. Se non salata, quest’acqua contiene vitamine e minerali utili per nutrire il terreno. Perfetta per piante verdi e fiori.
Contro: Attenzione: non deve contenere sale né condimenti! Lasciatela raffreddare completamente prima di usarla. Evitate l’acqua di cottura di verdure amare o troppo ricche di sostanze astringenti.
Acqua del condizionatore
Pro: Una informazione utile in estate: molti la usano come alternativa “gratis” all’acqua distillata! Di fatto è acqua demineralizzata perché deriva dalla condensa.
Contro: Può contenere residui di polveri, batteri o muffe che si annidano nei filtri del climatizzatore. Se volete usarla, filtratela prima e non fatene un uso esclusivo: alternatela con altre fonti.
Acqua minerale in bottiglia
Pro: A volte viene usata in emergenza: in genere è pulita e priva di cloro.
Contro: Spesso contiene più sali dell’acqua del rubinetto, quindi non è ideale per un uso regolare. Evitate l’acqua frizzante: l’anidride carbonica può alterare il pH del terreno.
Quale scegliere?
Non esiste una risposta unica: tutto dipende dalle vostre piante e dalla qualità dell’acqua di partenza. L’ideale? Usare acqua piovana quando possibile, oppure acqua del rubinetto lasciata riposare, magari alternandola con acqua distillata. E magari sempre aiutando le piante con il giusto concime.
E voi, che acqua usate per le vostre piante? Se avete trucchi, segreti o domande, scriveteci su Instagram o nei commenti qui sotto!