GREEN SPARKS #3: POST TROPICAL

Lo spazio dedicato a scintille creative per ispirare la green community!

Nome Talisa Lallai 

Professione Artista

Quando e come hai scoperto la tua passione per il mondo green?
Il mio primo vero contatto con le piante e il giardinaggio è stato in Sardegna. I miei nonni avevano un grande giardino, pieno di alberi da frutto ed erbe aromatiche. Durante le mie visite estive, mio nonno mi spiegava sempre tutto e riusciva a entusiasmarmi con i suoi racconti. Decenni dopo, quando ho iniziato i miei studi all’accademia di belle arti e ho deciso di provare la fotografia analogica per la prima volta, sono andata al giardino botanico di Düsseldorf per scattare un rullino. Quelle furono le prime foto che ho sviluppato personalmente in camera oscura. Da allora, non c’è stato un viaggio in cui non abbia visitato giardini botanici e parchi paesaggistici per fotografare.

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Raccontaci di più del tuo progetto “Post Tropical
Data la mia ampia collezione personale di fotografie riguardanti piante e giardini, mi è venuta l’idea di raggrupparle tutte in un libro. Il design del libro è ispirato alle vecchie riviste di viaggio degli anni ’60 e ’70, che colleziono con minuzia. Ho combinato le mie fotografie di giardini botanici, parchi paesaggistici e zoo, con materiali trovati come diapositive, vecchie incisioni e estratti da diari di viaggio per mettere in evidenza l’eredità del colonialismo nel Nord Globale contemporaneo.

3 aggettivi per descriverlo
Riflessivo / Introspettivo / Verde

In che modo le piante e la natura ispirano il tuo lavoro?

Trovo affascinante osservare come la natura si adatti, evolva e interagisca con il suo ambiente. Cerco di tradurre queste osservazioni visive in un linguaggio artistico per raccontare storie, spesso su temi come la memoria, il tempo e il rapporto tra l’uomo e la natura.

Coltivi piante nel tuo studio o spazio di lavoro? Se sì, quali e come influiscono sul tuo ambiente creativo?

Il mio studio è caratterizzato da una selezione di oggetti trovati e collezionati nel tempo, tratto le piante con lo stesso criterio! Sono le stesse piante che catturano la mia attenzione e che fotografo durante i miei viaggi: monstera, uccello del paradiso, ananas, avocado, un piccolo banano… A volte, purtroppo, non mi prendo cura di loro come vorrei.

Desideri per il futuro

Per il futuro, oltre a cercare di non uccidere le mie piante, spero di continuare a esplorare il legame tra natura e cultura, ampliando i miei progetti in un modo che abbia un impatto positivo e ispiri riflessioni più profonde sul nostro rapporto con l’ambiente. Voglio anche continuare a viaggiare e scoprire nuovi luoghi da fotografare.

C’è un luogo o un giardino botanico che ti ha ispirato particolarmente?

Quello che mi ha impressionato di più è stata la Masoala Halle a Zurigo. È una gigantesca serra progettata per assomigliare alla foresta pluviale del Madagascar. Gli animali che vivono nella hall sono liberi di muoversi, e gli interventi di manutenzione del verde da parte dei custodi, sono ridotti al minimo, così da garantire una crescita “wild” e naturale. Di conseguenza, si ha davvero la sensazione di essere immersi nella natura.

Cos’è per te Roma Tropicale

Per me, Roma Tropicale è principalmente “community”. È la possibilità di connettersi con altre persone che condividono interessi simili e scoprire insieme, cose nuove. È come una famiglia di plant lovers, che lavora per un futuro più sostenibile e verde. Apprezzo anche il fatto che si espanda al di là dei confini regionali, connettendo persone di diversi paesi e settori. Sono felice di questo scambio con voi!

Lasciaci con una canzone che ascolti quando ti occupi delle tue piante

Vaporare 01 (Donato Dozzy)

Dove possiamo trovare e seguire i tuoi progetti?

Potete trovare e seguire i miei progetti sul mio sito web,  così come nelle mie due gallerie, Soy Capitán e Super Super Markt