GREEN SPARKS #2: Tufer

Lo spazio dedicato a scintille creative per ispirare la green community!

Nome: Alessandro

Professione: Cavatore di tartufo e addestratore cinofilo

Quando e come hai scoperto la tua passione per il mondo green? Sin da quando ero piccolo sono appassionato di montagna e ci trascorro più tempo possibile. Camminavo per ore alla ricerca di funghi, finché un giorno, ho incontrato in una di queste camminate, un cavatore di tartufi piuttosto anziano, che mi disse: perché non provi con i tartufi? E da quel momento mi sono incuriosito, ho preso uno Springer Spaniel – Briscoletto – e mi sono messo a studiare per prendere il patentino per l’abilitazione alla ricerca e raccolta di tartufi (la licenza nazionale da cavatore, per capirci!). Poco dopo ho preso un Bracco Pointer e ho notato quanto il rapporto simbiotico con i propri cani, giochi un ruolo fondamentale in questa attività. Ho approfondito le pratiche d’insegnamento, diventando un addestratore E.N.C.I.

Raccontaci di più del progetto “Tufer”:
Insieme ai miei 4 soci, Leonardo, Luca, Marco e Michele, abbiamo deciso di creare qualcosa che rispettasse i nostri valori e che ci consentisse di valorizzare il territorio in cui abbiamo deciso di vivere e lavorare.
Tufer nasce dall’esigenza di raccontare un prodotto d’eccellenza, custodito nel fertile territorio Reatino, alle pendici del Monte Terminillo, tra la Valle del Turano, i Monti Sabini e la Valle del Salto.
Tufer valorizza la stagionalità, rispetta le tradizioni tramandate di generazione in generazione, conserva il fascino di una pratica svolta al giorno d’oggi, come in passato.
3 aggettivi per descriverlo: genuino, stagionale, sostenibile

In che modo le piante e la natura ispirano il tuo lavoro? Ne sono circondando quotidianamente mentre seguo i miei cani, alla ricerca di queste pepite preziose che crescono in natura. L’osservazione della morfologia del territorio, mi consente di riconoscere le tartufaie naturali e i luoghi in cui è più probabile trovarli, in base agli alberi in superficie e alla morfologia del territorio.

Coltivi piante nel tuo studio o spazio di lavoro? Se sì, quali e come influiscono sul tuo ambiente creativo? Abito in campagna, quindi più che piante ornamentali, curo dei terreni in cui coltivo piante micorrizzate da tartufo, ovvero piante appartenenti alle specie forestali ectomicorriziche, unite in simbiosi con le principali specie di tartufo di pregio. Come sapete non è possibile “coltivare” tartufo, si può però ricreare la condizione ideale per la sua crescita, andando ad analizzare vari aspetti di un terreno, come il ph, la permeabilità, la presenza di calcare, etc. A casa invece ho delle orchidee ormai da diversi anni, che mi regalano splendide fioriture.

Desideri per il futuro: Il nostro desiderio più grande è quello di mostrare, attraverso molteplici esperienze, le proprietà del tartufo che proviene dal territorio reatino: il suo sapore, la qualità, la texture e l’inconfondibile profumo. Insegnare ai consumatori a riconoscere le realtà che lo trattano con consapevolezza, con l’obiettivo di valorizzare una materia prima, senza specularci. Ne deriva la conservazione del territorio e il rispetto del naturale ciclo della natura.

C’è un luogo o un giardino botanico che ti ha ispirato particolarmente? Non c’è un luogo in particolare, mi piace moltissimo camminare in montagna, perdermi nei sentieri, ancor meglio se innevati e con una slitta di cani. Ammirare la grandezza della natura, osservare il suo ritmo e ascoltare.

Cos’è per te Roma Tropicale: Una realtà dinamica e autentica, in cui le persone hanno modo di incontrarsi o anche semplicemente scambiarsi consigli e suggerimenti, rispetto ad una passione che le accomuna. Conosco bene le fondatrici del progetto e so quanta passione mettano in ogni singolo evento che creano! Quando un “Tufer tropicale”?

 

Lasciaci con una canzone che ascolti quando ti occupi delle tue piante: Follow the sun – Xavier Rudd

Dove possiamo trovare e seguire i tuoi progetti? Sicuramente su Instagram @tufer_rieti – su fb TUFER – e sul nostro sito internet, tufer.it dove è possibile supportare l’associazione culturale e segnarsi a degustazioni o esperienze sul territorio.