Se non avete mai avuto una Alocasia in casa, sicuramente è nella vostra wishlist. Se l’avete già avuta, probabilmente l’avrete vista nascere e poi, forse, risorgere. Bellissime, cattivissime, tantissime: c’è una Alocasia giusta per ognuno di noi e in questa guida semi seria ve lo dimostreremo!
Alocasia: carta di identità
L’alocasia – che sicuramente avrete sentito chiamare anche “Orecchio di Elefante” – è un genere di piante della famiglia delle aracee con più di 100 specie e ibridi. In natura, le piante possono raggiungere dimensioni molto grandi e le loro foglie avere sfumature e texture davvero incredibili.
Queste piante provengono dall’Asia subtropicale e dall’Australia orientale, ma ormai, soprattutto le specie più comuni, sono facilissime da trovare anche nei giardini italiani, soprattutto nel sud d’Italia. In vaso, invece, sono un pochino più schizzinose e hanno bisogno di qualche attenzione in più. La nostra formula magica – elaborata a seguito di anni di esperimenti e fallimenti – è coltivarle in pon in idroponica, invece che nel comune terriccio: si auto-gestiranno molto più facilmente e saranno più felici!
Nonostante ogni pianta, e quindi ogni Alocasia, possa necessitare di qualche cura specifica, generalmente le Alocasie amano la luce ma indiretta, non amano temperature inferiori ai 10 gradi né le correnti d’aria, siano esse naturali o dovute all’aria condizionata. Hanno bisogno di umidità, tanta umidità, e sono molto amate dai parassiti, che si nascondono alla base degli steli.
Spesso, capita che la parte fogliare muoia completamente e le cause potrebbero essere diverse: attacchi di tripidi, innaffiature sbagliate, colpi di sole… anche quando alla vista sembrerebbe non esserci più niente da fare, i loro rizomi rinascono dando la vita a un nuovo ciclo della pianta, quindi il nostro suggerimento è: non vi arrendete mai!
Adesso che sapete qualcosa in più, siete pronti a scegliere l’Alocasia che fa per voi!
La reginetta del ballo
Molto carina, appariscente il giusto, ed estremamente popolare. La reginetta del ballo delle Alocasie è la Alocasia Polly, bella e affascinante, ma forse troppo comune per essere inserita nelle nostre preferite.
Le sue foglie sono verde scuro e ricordano una freccia, e il loro perimetro sottolineato da spesse venature bianche. Solitamente non cresce molto, è infatti una versione nana di un altro ibrido, l’Alocasia Amazonica.
L’alternativa
Vi abbiamo detto che le Alocasie sono molto affascinanti per le sue foglie, ma come in ogni gruppo di amiche, anche qui c’è qualcuna che ama fare l’alternativa. Stiamo parlando della Alocasia Zebrina, la cui caratteristica principale, oltre alle sue foglie a punta, è quella di avere gli steli ornati da segni zebrati: decisamente alternativa rispetto alle sue sorelle!
Un’altra differenza è che le sue foglie sono più sottili confrontandole con la maggior parte delle altre varietà, ma il suo portamento ci ricorda subito a quale genere appartiene!
What the fuck?!
Scusate la volgarità, ma è questa l’esclamazione che si pronuncia davanti all’Alocasia Plumbae Flying Squid! I suoi steli e lunghi infatti ricordano molto più una Tillandsia che una Alocasia, eppure facendo attenzione si può notare che alla fine degli steli, ci sono piccole foglie appuntite, proprio come molte Alocasie!
Il suo ciclo di vita dura qualche anno e le dimensioni sono molto contenute: sarebbe ad ogni modo davvero curioso averla nelle nostre collezioni, ma in Italia ancora non l’abbiamo trovata!
Quella che sembra finta
Con le sue foglie variegate tra verde chiaro, scuro e argento, con le sue venature ben in vista che sembrano squame e una consistenza delle foglie più rigida del solito, l’Alocasia Dragon Scale spesso sembra… finta! Uscita da un paese delle meraviglie o da un negozio di accessori di plastica, è invece una bellissima varietà che potrebbe suscitare l’invidia dei vostri amici (e delle altre piante in casa, anche loro vorranno essere così particolari!).
In vendita potreste trovare alcune Dragon Scale più scure o più argentee, tutte ugualmente originali!
Black is the new black
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Perché volere una pianta verde quando si può averne anche una nera? La vasta scelta di Alocasie ci permette di collezionare anche una total black, la Alocasia infernalis Black Magic. Con il passare del tempo e quindi con la maturazione della pianta, le foglie già nero- violacee assumeranno sfumature sempre più intense.
Una idea in più per coltivarla? In un terrario, vista la sua moderata dimensione. E se siete curiosi di vederla in natura, prenotate un volo per la Malesia!
Come dicevamo all’inizio, ci sono più di 100 differenti Alocasie di cui potremmo parlare, ma da qualche parte bisogna pur sempre iniziare no? Fateci sapere su Instagram quale Alocasia avete nella vostra collezione!