Musica Botanica: Ascoltare la Natura con il Pocket Sciòn

E se vi dicessimo che le piante possono suonare?

Anche se sembrano immobili e silenziose, le piante sono in costante comunicazione con l’ambiente: reagiscono alla luce, all’umidità, al tocco. Questi cambiamenti generano segnali elettrici sottili, impercettibili a orecchio nudo — ma oggi esiste uno strumento in grado di tradurli in suono.

Si chiama Pocket Sciòn, ed è un modulo sviluppato da Instruō che permette di trasformare le variazioni bioelettriche delle piante in segnali musicali. In pratica, collega il mondo vegetale a quello della sintesi modulare, dando voce a ciò che normalmente resta invisibile.

Il risultato? Un’esperienza sonora unica, dove le piante diventano co-autrici di composizioni elettroniche in tempo reale. Una nuova forma di connessione tra natura e tecnologia — e un modo sorprendente per ascoltare ciò che le piante hanno da raccontare.

Cos’è il Pocket Sciòn?

Il Pocket Sciòn è un dispositivo portatile sviluppato dal marchio scozzese Instruō, noto per i suoi sintetizzatori modulari di altissima qualità. Questo piccolo gioiello è un bio-feedback translator, cioè un dispositivo in grado di leggere l’attività elettrica naturale delle piante, – o di altri organismi viventi – e convertirle in segnali musicali.

In altre parole, la tua pianta può interagire con un sintetizzatore, e le sue vibrazioni saranno trasformate in suoni, scegliendo timbri, ritmi e modulazioni.

Come funziona?

Il Pocket Sciòn si collega a una pianta tramite degli elettrodi morbidi (inclusi nella confezione) che si fissano sulle piante. Le minuscole variazioni di conduttività causate da cambiamenti ambientali, luce, umidità o anche il semplice tocco, vengono rilevate dal modulo e trasformate in voltaggi controllabili (CV).

Nel mondo della sintesi modulare, questi segnali possono:

  • Triggerare suoni
  • Modulare filtri o oscillatori
  • Cambiare sequenze o effetti in tempo reale

Risultato? Una performance musicale totalmente organica, in cui la pianta diventa parte attiva del processo creativo.

Perché è così affascinante?

Per chi ama le piante, il Pocket Sciòn apre una nuova dimensione di relazione con esse. Non si tratta più solo di osservare la crescita, il colore delle foglie o lo stato del terreno, ma di ascoltare ciò che la pianta può “dire” attraverso il linguaggio del suono.

Questa interazione ci fa riflettere:

  • Le piante rispondono all’ambiente molto più dinamicamente di quanto pensiamo.
  • Ogni pianta produce segnali unici, come se avesse un proprio carattere sonoro.
  • Possiamo creare installazioni sonore in cui la natura compone insieme a noi.

La performance ambient di Bi Disc

Non parliamo solo per teoria o suggestione: abbiamo avuto il piacere di sperimentare il Pocket Sciòn dal vivo, in una performance ambient che ha portato la connessione tra piante e musica al centro dell’ascolto collettivo.

Domenica 5 ottobre il producer berlinese Bi Disc, ha realizzato una performance immersiva all’Orto Botanico di Roma, in occasione dell’evento Urban Nature.

Protagonista assoluta della serata: una splendida Aglaonema dalle foglie verdi brillanti, sensibile e reattiva, che ha guidato — con i suoi segnali bioelettrici — una trama sonora delicata e ipnotica.

Tutto intorno, l’atmosfera era perfetta: la luce dorata al tramonto, la temperatura mite di un’ottobrata come solo Roma sa regalarla e le vibes rilassate della community presente, che si godeva il momento sotto le palme dell’Orto Botanico.

Un’esperienza immersiva, naturale, sorprendentemente intima — dove la musica non era solo creata per la natura, ma insieme a essa.

Lo rifacciamo?

Foto di Antonio Cavalieri