Chi ama inserire delle “tappe green”, nel proprio itinerario di viaggio troverà nel Royal Botanic Garden di Edimburgo un’esperienza autentica, che va ben oltre la semplice passeggiata tra giardini curati. A pochi minuti dal centro città, questo orto botanico storico, ospita oltre 13.000 specie da tutto il mondo, curate con rigore scientifico e pensate per stimolare l’osservazione e la conoscenza.
Un giardino con una vocazione scientifica
Fondato nel 1670 come orto di piante medicinali, oggi il giardino è una delle principali istituzioni botaniche mondiali. Al suo interno lavorano ricercatori specializzati in biodiversità vegetale, tassonomia e conservazione delle specie minacciate. Non si tratta quindi solo di un luogo bello da vedere, ma di un centro in cui si studia, si catalogano piante rare e si contribuisce concretamente alla loro tutela.
Una collezione organizzata per ambienti e provenienze
La forza del giardino non sta solo nel numero delle specie – oltre 13.000 -, ma nella cura con cui sono ambientate. Il RBGE propone una vera e propria esplorazione geobotanica:
- The Rock Garden: piante alpine e di alta quota, disposte in modo da riprodurre fedelmente microclimi montani. Ideale per chi ama le specie rustiche e le fioriture primaverili.
- The Chinese Hillside: uno dei pochi giardini europei a offrire una rappresentazione coerente di un paesaggio dell’Asia orientale, con sentieri in pietra e aceri orientali che in autunno diventano spettacolari.
- L’Arboretum: ospita conifere giganti, betulle, e alberi originari di Cina, Himalaya e Nord America. Perfetto in estate per camminate all’ombra tra tronchi secolari.
- Giardini delle erbe e delle piante officinali: per chi coltiva un interesse verso piante aromatiche o usi etnobotanici.
Le grandi serre tropicali (Palm House e Temperate House), attualmente in restauro fino al 2026, erano tra le più belle d’Europa, ma alcune collezioni tropicali sono visibili in spazi temporanei.
Quando visitarlo: stagionalità e consigli pratici
- Primavera (aprile-maggio): ideale per chi vuole vedere fioriture alpine, bulbi, rododendri e magnolie.
- Estate: l’Arboretum è in piena forma; le aiuole perenni e i giardini tematici sono rigogliosi. Ottimo periodo per fotografia naturalistica.
- Autunno (fine settembre – ottobre): il foliage nella zona cinese e tra gli aceri giapponesi è eccezionale. Meno affollato, luce perfetta.
- Inverno: periodo più silenzioso, ma comunque suggestivo.
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